Obiettivo primario del progetto è quello di contribuire al raggiungimento dell’autosufficienza alimentare in una realtà rurale a rischio di desertificazione ed abbandono, avviando al tempo stesso le donne beneficiarie del GPF di Kelle Gueye allo sviluppo di forme di micro-economia locale attraverso la vendita dei prodotti ortofrutticoli raccolti e contribuendo al loro processo di emancipazione.
Tali obiettivi sottenderanno i seguenti risultati:
-le donne beneficiarie avranno in dotazione gli strumenti (terreno, pozzo d’acqua con sistema solare, sementi ed attrezzature) e le competenze (formazione in gestione idrica e agronomica) per procedere in maniera autonoma nelle attività di sviluppo agricolo recentemente avviate;
-i primi prodotti ortofrutticoli saranno disponibili per essere raccolti e venduti nel mercato contadino locale;
-il processo di salvaguardia delle risorse idriche ed agronomiche verrà sviluppato in maniera sostenibile e rispettosa dell’ambiente;
-il ruolo delle donne di Kelle Gueye verrà rafforzato e valorizzato.
Attività realizzate:
Attività N°1 – Messa in sicurezza ed installazione di un sistema a pompa solare nel pozzo di Kelle Gueye;
Attività N° 2: Fornitura e installazione sistemi di irrigazione in polietilene, in modo da eliminare le lievi perdite d’acqua per evapotraspirazione, che collegheranno il pozzo al serbatoio di raccolta principale;
Attività N°3: Costruzione ed installazione di serbatoi di raccolta acqua per l’agricoltura e l’irrigazione;
Attività N°4 – Realizzazione di parcelle per l’agricoltura e messa in sicurezza perimetrale;
Attività N°5 – Dotazione in sementi ed attrezzature agricole alle donne beneficiarie;
Attività N°6-7 – Formazione in gestione idrica e in tecniche agronomiche.
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Realizzazione di un muro di recinzione per la scuola primaria del villaggio di Teguert – Comune rurale di Timia – Niger
Obiettivo generale: garantire la sicurezza degli alunni e delle infrastrutture scolastiche
Obiettivi specifici:
• Delimitare il perimetro dell’area dove sorge il plesso scolastico
• Garantire la sicurezza dei bambini a scuola
• Proteggere le infrastrutture e le attrezzature scolastiche
• Sviluppare un quadro favorevole all’educazione e allo sviluppo psico-fisico dei bambini
L’OSSERVATORIO MEDITERRANEO ONLUS, partner della ONG nigerina GIE TAGAZT, è impegnata da anni nel villaggio di Teguert con l’obiettivo di rafforzare il diritto all’istruzione a beneficio dei bambini nomadi provenienti da famiglie a bassissimo reddito. La Scuola primaria di Teguert è stata creata nel 2012 e conta un effettivo di 49 studenti sotto la supervisione di due insegnanti. Presso la scuola sono state svolte diverse azioni di sostegno e potenziamento nell’arco di diversi anni:
• Un’aula costruita e attrezzata grazie ai fondi 8×1000 della “Tavola Valdese”,
• Un’aula con illuminazione e materiale informatico finanziata dalla ONG Tamat
• Un’aula finanziata dallo Stato del Niger
• Un pozzo scolastico realizzato grazie ai fondi 8×1000 della “Tavola Valdese”,
• Un blocco di servizi igienici realizzato grazie ai fondi 8×1000 della “Tavola Valdese”,
• Una sala cucina, mensa e magazzino realizzati con i fondi 8×1000 della “Tavola Valdese”
Al fine di consolidare questi supporti, è prevista la costruzione di un muro di recinzione a protezione del perimetro del plesso scolastico.
La costruzione del muro di recinzione e protezione di 400 metri lineari intorno alla scuola ha l’obiettivo di mettere in sicurezza i bambini, gli alunni e gli insegnanti proteggendoli dal traffico di veicoli e motociclette che passano spesso vicino alle aule. La recinzione impedirà inoltre l’intrusione di animali e faciliterà la realizzazione di un orto didattico e di un campo sportivo all’interno della scuola. Inoltre, questo muro di recinzione consentirà di mettere in sicurezza le infrastrutture scolastiche e delimitare definitivamente lo spazio scolastico.
RISULTATI ATTESI
• Lo spazio della scuola è delimitato
• La sicurezza degli alunni e del personale è garantita
• L’infrastruttura scolastica è protetta
• Viene creato un quadro favorevole all’educazione e allo sviluppo psico-fisico dei bambini
Progetto di costruzione e allestimento di un Centro di Salute comunitario nel villaggio rurale di Teguert
Obiettivo generale è quello di contribuire a migliorare i servizi sanitari e le condizioni di vita delle popolazioni di Teguert e dei villaggi vicini.
Obiettivi specifici:
• Fornire una buona copertura medica alle popolazioni
• Aumentare la percentuale di copertura vaccinale nei bambini
• Facilitare l’accesso all’assistenza sanitaria per donne incinte e bambini
• Promuovere l’educazione sanitaria
Contesto di riferimento:
Nella Regione di Agadez, la dispersione delle popolazioni nello spazio desertico e semi-desertico, la loro mobilità alla ricerca di punti d’acqua e di pascoli e l’insufficienza delle strutture sanitarie rurali fanno sì che molte persone non abbiano accesso all’assistenza sanitaria e alle cure di base primarie. Per supportare lo Stato del Niger nel miglioramento degli indicatori sanitari, si prevede di costruire e attrezzare un Centro sanitario nel villaggio di Teguert. L’area di Teguert è popolata da circa 2.000 abitanti, ma non ha strutture sanitarie nelle vicinanze. I pazienti sono costretti a percorrere lunghe distanze, il più delle volte in condizioni estremamente difficili (sul dorso dell’asino) per accedere alle strutture sanitarie. Durante la stagione delle piogge, il terreno a volte è impraticabile, e spesso i malati vengono abbandonati a sé stessi.
Lo stato nutrizionale e di salute della popolazione rimane quindi precario; le donne e i bambini sono la categoria sociale che risente maggiormente della mancanza di una struttura sanitaria nell’area di Teguert.
La costruzione e l’allestimento di un centro sanitario locale risponde dunque a una reale necessità, perché ridurrà notevolmente il numero di gravidanze non assistite, il tasso di mortalità materna e infantile nonché la morbilità e la mortalità degli anziani.
Progetto di tutela dell’infanzia e dei minori detenuti negli istituti di giustizia nella città Capoluogo di Regione di Agades – Niger
E’ iniziato lo studio di fattibità del Progetto di tutela dei diritti dell’infanzia e dei minori detenuti negli istituti di giustizia e nei centri di accoglienza per minori straneiri non accompagnati nella città Capoluogo di Regione di Agades, nel Niger del Nord.
La voce di una donna fa paura ad Israele. Negata l’uscita alla coordinatrice del PWWSD di Gaza dopo averle rilasciato tutti i permessi.
Trasmettiamo di seguito una triste notizia che ci giunge dalle amiche dell'associazione interculturale di promozione sociale "Le Mafalde" di Prato
~~La voce di una donna fa paura ad Israele. Negata l’uscita alla coordinatrice del PWWSD di Gaza dopo averle rilasciato tutti i permessi.
Domenica 8 Marzo avremmo dovuto passare a Prato il giorno internazionale della donna assieme a una amica che viene da Gaza Wejdan El Bayoumi.
Wejdan è la coordinatrice del PWWSD (Palestinian Working Women Society for Development) di Gaza City e doveva venire in Italia per un tour di incontri, aveva tutti i permessi per passare da Israele avuti tramite una ONG con cui collabora da anni.
Questa mattina Wejdan si è recata presso il valico di frontiera israeliano di Erez e dopo 3 ore di attesa le hanno detto che non poteva uscire dalla striscia di Gaza per ragioni di sicurezza.
Le ragioni di sicurezza sono la testimonianza di una donna che parla della lotta di altre donne?
Di una madre e moglie che racconta come si vive in un posto dove non si può scappare sotto i bombardamenti di aerei, navi e carri armati israeliani?
Sono queste le ragioni di sicurezza?Sono questo il pericolo?
Vogliamo evidenziare che Israele le aveva rilasciato i documenti per uscire da Gaza, l’avevano illusa di poter essere come tutte le persone che possono scegliere dove andare e che, dopo la lunga attesa dei visti, poteva passare qualche giorno spensierato con le amiche e gli amici in Italia.
Ma non è così.
Nella striscia di Gaza non è così ed Israele dopo averla illusa ha ben pensato di ricordarle che lei è una di GAZA ovvero un potenziale pericolo per lo Stato di Israele.
Israele decide chi e che cosa deve entrare nella Striscia di Gaza, oggetti e persone sono la stessa cosa per loro, anzi gli oggetti hanno più valore per loro dato che sono di loro fabbricazione e di conseguenza gli conviene farli entrare nella striscia per essere venduti a un milione e ottocento mila persone che non possono scegliere che prodotto comprare dato che il monopolio è israeliano.
Vogliamo sottolineare e far conoscere quello che è accaduto perché questo fatto è una della tante, troppe, ingiustizie e violenze che Israele compie da più di 67 anni contro le/i palestinesi.
Ci dispiace molto non potervi fare ascoltare dalla sua voce ciò che lei e tante altre donne devono subire a causa dell'occupazione militare israeliana.
Vi avremmo voluto far conoscere, tramite Wejdan, la forza e determinazione delle donne di Gaza.
Questa è l’ennesima conferma che la Striscia di Gaza è una prigione a cielo aperto e i carcerieri sono israeliani ed egiziani con il supporto della comunità internazionale.
Cara amica ci dispiace non poter festeggiare con te la festa delle donne, la festa di tutte le donne del mondo, anche quelle di Gaza!
Vi riportiamo la traduzione delle parole che oggi ci ha scritto:
Cari amici e amiche,
sono davvero molto triste nell’informarvi che purtroppo non potrò condividere con voi il giorno della festa internazionale della donna e le altre attività in programma.
OggiAggiungi un appuntamento per oggi avrei dovuto raggiungere Amman per prendere il volo per Firenze, ma in breve questo è ciò che è successo quando sono arrivata al checkpoint di Erez.
Sono rimasta circa 3 ore nel lato palestinese, poi ci hanno permesso di procedere verso il lato israeliano.
Il poliziotto mi ha detto che non sarei potuta entrare. Quando ho chiesto quale fosse il motivo, mi ha detto che anche se avevo il permesso, dovevo tornare indietro per ragioni di sicurezza generale.
Cosi sono tornata a casa.
Sapete mi sento così arrabbiata, furiosa come mai prima d’ora… mi sento disarmata e senza speranza…è una situazione incredibile…così disumana…una situazione in cui le persone non hanno scelta.
Quando ho imboccato il passaggio del checkpoint tra il lato israeliano e quello palestinese, ero con altre 3 persone e uno di loro mi ha chiesto: ‘siamo per caso insetti’?
La giovane ragazza che era con noi ha risposto urlando: ‘no gli insetti stanno meglio di noi perché perlomeno loro possono attraversare Erez’!
È stato uno scherzo di cattivo gusto.
Questa è la nostra vita, una vita in cui altri decidono per noi cosa dobbiamo fare.
Credo che abbiamo davanti a noi ancora un lungo cammino per raggiungere i nostri diritti a tutti i livelli, sia politici sia sociali, e il mio messaggio per voi e le vostre organizzazioni è questo: non perdete l’interesse, continuate ad aiutare le persone più bisognose e meno fortunate e non perdetevi d’animo perché la strada per combattere le violazioni e l’ingiustizia è ancora lunga!
Auguro a tutti/e voi un felice giorno internazionale della donna (l’amore non ha etichette).
Continueremo a lottare contro le ingiustizie come ci chiedi!
Le donne de Le Mafalde
Convegno sulla Cooperazione allo sviluppo in Niger – a Roma il prossimo venerdì 9 maggio
Segnialiamo il convegno dal titolo “La cooperazione allo sviluppo presso le Comunità Tuareg: esperienze, necessità e limitazioni”, promosso dalla nsotra Onlus, che si terrà a Roma il prossimo venerdì 9 maggio dalle ore 16:30 presso la sala convegni della Chiesa Metodista di Roma, in Via Firenze, 38 (angolo via XX Settembre). Nel convegno verranno presentati i risultati del progetto "Educazione e sviluppo rurale", finanziato con i fondi 8×1000 della Chiesa Valdese. In allegato la locandina dell'evento. LOCANDINA CONVEGNO ROMA
Festival internazionale delle Arti di Montagna nel Mediterraneo
L'Osservatorio Mediterraneo onlus, in collaborazione con l'Associazione AFAM (Association des Festivals des Arts des Montagnes), ha attivato importanti partenariati con alcuni Enti e Comuni Montani dell'Alto Sangro, nel cuore dell'Appennino centromeridionale italiano, in vista della loro partecipazione alla 2a Edizione del Festival Internazionale delle Arti di Montagna, previsto dal 10 al 13 Settembre a Sidi Khyar, nella Provincia di Sefrou, in Marocco.
Scopo principale del Festival è quello di salvaguardare, promuovere e valorizzare le arti e le tradizioni e le culture dei luoghi montani tipici dell'Italia, del Marocco e degli altri Paesi Mediterranei, ricreando un villaggio internazionale per la valorizzazione delle arti di montagna attraverso scambi e contaminazioni interculturali di reciproco arricchimento, nei più svariati settori quali: musiche e danze popolari, pittura, poesia e letteratura, costumi ed artigianato tradizionale, agricoltura ed arte culinaria tipica delle zone montane, attività sportive, ricreative e culturali.
Vi invitiamo a scaricare il rapporto della prima visita che l'AFAM, in qualità di promotore del Festival, ha effettuato dal 23 febbraio al 2 marzo in Italia dietro il nostro invito.
Buona lettura!
Rapporto visita AFAM in Italia per Festival delle Arti di Montagna
Capire le Migrazioni
L'Osservatorio Mediterraneo sarà presente al convegno previsto per il prossimo sabato 14 settembre a Prato, sul tema delle migrazioni africane nell'epoca del post-neo-colonialismo, organizzato dall'Associazione interculturale "Le Mafalde" nell'ambito dell'iniziativa "Altermundi".
E' possibile scaricare il flyer cliccando sul seguente link:
“Raccontare il deserto” – A Pordenone dal 2 al 6 luglio
L'Osservatorio Mediterraneo sarà presente al 2° Festival organizzato dall'Associazione "Via Montereale" di Pordenone, dal titolo "Raccontare il Deserto", in cui si parlerà di storia e di cultura dell'Africa dei Tuareg e di altri popoli del Sahara. Tra i vari interventi, è previsto anche quello di Alessandro Massacesi, membro del Consiglio direttivo della nostra Onlus, esperto africanista e profondo conoscitore della cultura Tuareg, che presenterà il suo nuovo libro "Tra cielo e sabbia: storia e cultura del popolo Tuareg".